martedì 23 ottobre 2012

Cronache di morti annunciate


Alcune donne di Firenze invitano a un incontro di riflessione silenziosa sulla vicenda di Lucia e Carmela Petrucci per oggi 23 ottobre ore 19, a Firenze, piazza SS. Annunziata, lato Innocenti.
Porteremo candele e lumini 
Anna Picciolini, Franca Gianoni, Luisa Petrucci

Libere Tutte invita a firmare la petizione di DIRE (associazione nazionale centri antiviolenza) di cui come Artemisia Firenze fa parte,  e di farla girare. Il testo: 
L'associazione nazionale dei centri antiviolenza D.i.Re - Donne in Rete contro la violenza, denuncia la 105^ vittima di femicidio in Italia dall’inizio del 2012 e lancia un appello: Carmela, morta a diciassette anni per difendere la sorella dalla violenza dell’ex fidanzato, sia l'ultima vittima. La violenza sulle donne non è una emergenza ma è un fenomeno strutturale di una societa' che pone uomini e donne in una relazione di disparità. Lo denunciamo da anni e non è più tollerabile che in un Paese che si definisce civile, le violenze sulle donne e i femicidi avvengano nell’indifferenza della società e della politica.
Ci appelliamo al Governo italiano, al Parlamento e alla società civile, affinché in tempi brevissimi sia ratificata nel nostro ordinamento, la Convenzione del Consiglio d'Europa firmata ad Istanbul, che vincola i Paesi aderenti ad azioni ed iniziative importanti di contrasto alla violenza sulle donne, sia finalmente attuato il Piano Nazionale Antiviolenza e si sostengano con finanziamenti adeguati, tutti i centri antiviolenza aderenti alla Rete Nazionale.
Le violenze sulle donne e i femicidi non sono un destino inscritto nelle vite delle donne, ma sono cronache di morti annunciate nel vuoto politico e nel silenzio di un Paese che sembra non avere più coscienza.  
I primi firmatari dell’appello: Riccardo Iacona e Serena Dandini  

martedì 16 ottobre 2012

Cieli bui

 foto © Laura Albano


"CIELI BUI" presentato dalle Associazioni Libere Tutte- Firenze, Il Giardino dei ciliegi e Artemisia al convegno nazionale "La democrazia al bivio. Per la democrazia paritaria oltre le quote rose" tenutosi il 13 u.s. in Regione.
 Sul provvedimento detto “cieli bui” contenuto nella legge di stabilità 2012
Quando il Governo fa i tagli alla spesa pubblica penalizza in primo luogo le donne,quando taglia i fondi agli Enti Locali che riducono i servizi per gli anziani ed aumentano le tariffe per gli asili nido, sacrifica soprattutto le donne, quando non ci sono più soldi per gli insegnanti di sostegno nelle scuole o per i servizi agli invalidi, le prime a rimetterci sono soprattutto le donne, quando fa la così detta riforma delle pensioni le prime vittime sono ancora e soprattutto le donne!
IL GOVERNO MONTI HA FATTO TUTTO QUESTO ED ALTRO!!!
Basti pensare, per fare un esempio concreto, che con la spending revew il Governo Monti ha tagliato dal 5 al 10% i servizi dati in appalto alle cooperative in scuole ed ospedali. Tagli che significano servizi in meno alla cura delle persone e comportano pertanto, sia un aggravio ulteriore di lavoro “domestico” per le donne, sia una grossa perdita di posti di lavoro femminile, perché, come sappiamo, queste attività sono da sempre soprattutto svolte da donne.
L'ultima chicca che il Governo Monti ha inserito nella gravosa ed iniqua Legge di Stabilità 2012, riguarda, ancora una volta in negativo e molto da vicino, soprattutto la vita delle donne.
In nome di un risparmio economico ed energetico, che ha trovato anche plausi e consensi, ha deciso di spegnere le luci su città e contrade. Così, mentre gli esercizi commerciali restano aperti anche nelle ore notturne, in nome di un mercato sempre più competitivo e selvaggio, si oscurano le strade cittadine che diventeranno sempre più buie e pericolose sia per le lavoratrici costrette al lavoro notturno, sia per le donne acquirenti (fra l'altro, non si capisce cosa dovrebbe invogliarle a fare shopping notturno, quando i livelli di sicurezza sono sempre più bassi).
Ricordiamo che le donne hanno richiesto più volte una maggiore illuminazione, specialmente nelle zone periferiche delle città, perché anche questo intervento, insieme ad altri di ordine culturale, sociale ed economico, può contribuire a contrastare la violenza maschile nei loro confronti.
Non facciamoci ingannare da buoni intenti ecologisti che in realtà nascondono solo il bisogno di far cassa; se infatti, a questo Governo premesse veramente la sostenibilità dell'ambiente promuoverebbe piuttosto quelle politiche e sistemi virtuosi- come per es. l'uso di led-che coniugano il risparmio con la qualità della vita delle persone.
Le associazioni “Libere Tutte” di Firenze, Il Giardino dei ciliegi e Artemisia chiedono a questa Assise un forte e concreto impegno affinché non sia data alla popolazione di questa Regione, ed in particolare alle sue cittadine, questa ennesima punizione.

Firenze, 13 ottobre 2012

Associazione Libere Tutte – Firenze
Associazione Il Giardino dei ciliegi
Associazione Artemisia