Street Art, artista: Absent
LA SALUTE NON E' IN VENDITA
LA VITA NON E' UN LUSSO
LE DONNE GRECHE CI CHIEDONO SOLIDARIETA'
LA GRECIA
RIGUARDA TUTTE NOI
Nell'Europa, cuore
della crisi del modello neo-liberista, tutti i sistemi pubblici di protezione
sociale (sanità, scuola, sistema previdenziale ...) sono minacciati: questo fa
saltare le relazioni di solidarietà e
mette a rischio anche la democrazia.
Le risorse a
disposizione di Enti Locali e Regioni
per i servizi alla persona sono stati drasticamente tagliati negli
ultimi anni (solo nel 2011 sono spariti 40 miliardi di euro!). Ciò ha
comportato una progressiva diminuzione delle prestazioni ed una riduzione
drastica, se non la scomparsa, degli interventi a sostegno della famiglia e per
le persone non autosufficienti.
La Regione
Toscana ha già tagliato posti letto ed aumentato ticket e
costi del servizio sanitario; ha in programma per il 2013 un altro taglio di
2000 posti letto, l'accorpamento di servizi e prestazioni con relativa perdita
di posti di lavoro e un'ulteriore apertura al privato per la diagnostica e la
specialistica etc.
La sanità è sotto
attacco: Monti ha annunciato che, nel
giro di 2/3 anni, le risorse pubbliche non saranno più sufficienti per
garantire la sostenibilità finanziaria del sistema.
Il costante aumento
della durata della vita umana renderà necessari investimenti sempre più
consistenti, e secondo Monti insostenibili, in strutture sanitarie. D'altronde,
proprio per questo motivo, tali investimenti diventano maggiormente appetibili
per i privati.
L'aumento dell'aspettativa
di vita, favorito proprio da quel sistema di welfare che adesso si vuole
distruggere, viene usato come giustificazione del processo di privatizzazione
della sanità in atto.
Ma noi affermiamo
con forza che
LA SALUTE NON E' IN
VENDITA !
Le trasformazioni
in atto riguardano anche il lavoro, sempre più considerato una merce, come la
salute. Si tratta di un vero e proprio uragano, al centro del quale ci sono le
donne: la femminilizzazione del lavoro non vuol dire tanto che ci sono più donne impegnate
nel lavoro produttivo, quanto che vengono generalizzate le condizioni di lavoro
tipiche delle donne (bassi salari, part-time, flessibilità, precarietà).
E' saltato il rapporto tasse-servizi: le tasse,
pagate un tempo per avere in cambio dei servizi, oggi servono a sanare il
debito pubblico. Ma l'espandersi del
lavoro precario ha fatto diminuire il numero di coloro che pagano le tasse – in
Italia soprattutto coloro che fanno un lavoro dipendente -, erodendo così la
risorsa principale su cui si basava tutto il sistema della sicurezza sociale.
Ma noi diciamo che
LA VITA NON E' UN
LUSSO!
Noi donne non siamo
vittime rassegnate, anzi! Essere al centro dell'uragano vuol dire essere al
centro del conflitto scatenato dai poteri forti. Non siamo né pazienti né
disponibili a subire l'erosione dei diritti e la riduzione delle risorse.
Quello che sta
succedendo in Grecia, dove le donne hanno perso anche l'assistenza al parto,
potrebbe succedere anche in Italia.
LE DONNE
GRECHE CI CHIEDONO SOLIDARIETA'!
LA GRECIA RIGUARDA TUTTE
NOI
Libere tutte Il Giardino dei ciliegi
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