Il Coordinamento “Violenza di genere e sessismo. Come
intervenire?” nato a Firenze il 12 maggio 2012 in occasione del convegno
“Diversi, e allora?”, di cui fa parte anche l'associazione Libere
Tutte, indirizza questa lettera alle giornaliste e ai giornalisti
che trattano il fenomeno drammatico della violenza maschile contro le donne: il
FEMMINICIDIO.
Lettera aperta alle giornaliste, ai giornalisti ed alle loro
organizzazioni sindacali di categoria
In occasione della
giornata mondiale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, vi invitiamo
a fare una profonda riflessione.
Tutte e tutti, quando raccontate l'omicidio di una donna,
perpetrato da un uomo della famiglia- o che comunque, con quella donna ha o ha avuto a che fare,
-non potete usare un linguaggio sbagliato e fuorviante .Non soltanto perchè
usare un linguaggio appropriato e corretto fa parte della vostra deontologia
professionale, ma soprattutto perchè , come un giorno ricordò Livia Menapace:
”LE
PAROLE SONO PIETRE”.
Le parole e le immagini che rappresentano la violenza
maschile contro le donne ed il FEMMINICIDIO come fosse un qualsiasi fatto di
cronaca, -dove uomini gelosi uccidono una donna per disperazione o perchè presi
da un raptus incontrollabile- non solo non raccontano la verità, ma sono come
pietre lanciate contro le donne. Non raccontano la verità perchè quell'uomo
spesso aveva già in precedenza tentato di ammazzare quella donna -oppure girava
armato-Ma soprattutto SONO PIETRE LANCIATE CONTRO LE DONNE perchè creano un'
attenuante al crimine e nascondono le ragioni di un fenomeno causato da
molteplici fattori.
La deficienza di politiche paritarie fra i generi, la
mancanza od i ritardi di leggi in materia (leggi che molti paesi hanno da
tempo), l'indifferenza ed il silenzio della politica,il perdurare in una società
che si dice civile, di una mentalità paternalista ed arcaica ed altri ancora
sono i motivi che alimentano il maschilismo e la discriminazione di genere
formando il terreno dove germoglia la violenza maschile. Facciamo quindi
appello a tutte ed a tutti coloro che non vogliono produrre informazione
spazzatura, affinché non si uniscano al branco dei semplificatori, dei
superficiali, degli indifferenti ,insomma di tutti quelli che usano ,per comodo
o per ignoranza, gli stereotipi come strumento di comunicazione. Con le vostre
penne, le vostre immagini e la possibilità offerta dalla professione che
esercitate, avete la responsabilità di dare un contributo fondamentale allo
sradicamento di quella cultura maschilista e patriarcale che ancora alligna nel
nostro paese.
PIU' DI CENTO DONNE SONO MORTE DALL'INIZIO DELL'ANNO
FERMIAMO TUTTI INSIEME QUESTA STRAGE
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