COMUNICATO STAMPA - 3 ottobre 2013
Un gravissimo atto del Consiglio Regionale Toscano
contro le donne
Il Consiglio regionale toscano ha bocciato,
incredibilmente, a causa di inspiegabili voti contrari e di numerose assenze,
una mozione che chiedeva la piena applicazione di una legge dello stato la
legge 194/78, con particolare riferimento all'articolo 9, quello che assegna
alle Regioni compiti di monitoraggio e garanzia dell'attuazione della legge
(“...La Regione ne controlla e garantisce l'attuazione anche attraverso la
mobilità del personale ...”).
La bocciatura è grave: dà un segnale molto negativo
di arretramento nei confronti dei diritti delle donne e contraddice un metodo
di lavoro, costruito nel tempo, che si basa sul rapporto fra le elette e gli
eletti e le varie realtà della società civile.
Eravamo arrivate infatti alla mozione, attraverso un
lavoro di confronto, di elaborazione comune, di mediazione fra consigliere e
rappresentanti delle associazioni delle donne.
Il voto del Consiglio ha spazzato via, nello stesso
tempo, i contenuti della mozione, che chiedeva, soprattutto, che in ogni
struttura fosse garantita l'attuazione della 194, ed una modalità di rapporto
fra istituzioni e cittadine/i basato sulla partecipazione.
Per far sì che tutto questo non rappresenti un
macigno sul percorso dell'affermazione dei diritti delle donne e dello sviluppo
della democrazia partecipativa, la Regione deve realizzare, al più presto degli
atti concreti per la piena attuazione della 194. Occorre prima di tutto avviare
quel Tavolo regionale con la partecipazione delle associazioni delle donne, per
cui si erano già impegnati l'Assessore Marroni ed il Presidente della
Commissione Sanità Remaschi e che sarebbe dovuto partire nel luglio scorso.
E' necessario che sia lo stesso Presidente Enrico
Rossi a farsi garante della applicazione di una legge dello stato e della
ripresa di un cammino comune fra l'istituzione regionale ed il movimento delle
donne.
Libere tutte - Firenze
Nessun commento:
Posta un commento