Dall’appello “La via
maestra”:
"…La difesa della
Costituzione è … innanzitutto la
promozione di un’idea di società, divergente da quella di coloro che hanno
operato finora tacitamente per svuotarla e, ora, operano per manometterla
formalmente... Non è la difesa d’un passato che non può ritornare, ma un
programma per un futuro da costruire in Italia e in Europa"
Noi, che in quel passato
abbiamo avuto troppo spesso ruoli subalterni dai quali ci siamo affrancate con
il lavoro di generazioni di donne, e che vogliamo essere protagoniste del
nostro presente e del futuro di tutte e di tutti, aderiamo alla manifestazione
del 12 ottobre a Roma con questo spirito e con questo desiderio:
che i diritti definiti nella
Costituzione e garantiti da leggi frutto delle lotte di uomini e donne non
siano cancellati in nome delle compatibilità economiche e di una crisi usata
strumentalmente;
che la politica ritrovi il
senso di partecipazione al governo della cosa pubblica, non ridotto a mera
amministrazione, ma finalizzato a dare risposte efficaci a bisogni di donne e
uomini;
che il lavoro di cura che
le donne svolgono - segno di
contraddizione rispetto al lavoro retribuito per il mercato - sia considerato a tutti gli effetti parte
integrante di quel lavoro su cui la Repubblica italiana si dice fondata;
che la libertà di tutte e di
tutti comprenda l’autodeterminazione delle persone nei momenti cruciali
dell’esistenza (maternità, malattia, morte), per affermare la quale le donne si
sono impegnate;
che nello spazio pubblico
sia riconosciuta la presenza delle donne, senza le quali gli spazi privati
sarebbero invivibili e che negli spazi comuni ormai da tanto tempo portano le
loro competenze, il loro senso di responsabilità, i loro desideri e le loro
passioni;
che la Costituzione non sia
manomessa e stravolta, ma sia attuata tenendo conto di tutto questo.
Libere Tutte
Il Giardino dei Ciliegi
SNOQ Firenze
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