Circola da qualche tempo a Firenze (e forse anche altrove) una bustina di zucchero con questa scritta:
«QUAL’E’ IL COLMO PER UN MACELLAIO? AVERE LA MOGLIE MAIALA E NON POTERLA AMMAZZARE».
A produrla è 
Pontina pack
 che si presenta come «Azienda specializzata nel confezionamento di 
zucchero in bustine personalizzate. Bustine monodose in formato 
tradizionale o stick per addolcire e colorare la vita».
Segnaliamo che in rete circola l’appello – partito da vari gruppi di 
donne – a tempestare la Pontina pack (info@pontinapack.it) di 
messaggi simili a questo:
A Pontina Pack,
grazie all’associazione Trama di Terre siamo venute a conoscenza del 
fatto che la vostra società ha messo in commercio bustine di zucchero 
per locali pubblici sui quali è riportata la battuta “Qual’ è il colmo  
per un macellaio? Avere la moglie maiala e non poterla ammazzare”.  In 
un paese dove l’omicidio e la violenza nei confronti delle donne — 
italiane, migranti (nei CIE e fuori), trans, prostitute…-sono azioni 
quotidiane, ripetute, istituzionalizzate, taciute (o raccontate con 
toni  di cronaca nera che rasenta il gossip), una barzelletta del  
genere riportata “innocuamente” su una bustina di zucchero rivela non 
solo l’onnipresenza della violenza nel linguaggio, in particolare quello
 comico, ma anche la tranquillità con la quale si può scherzare  nel 
sottintendere che, di fatto, macellare una donna è un gesto 
giustificabile  se il suo comportamento è tale da provocarlo.
Questo zucchero non ci fa sorridere, ci fa solo rabbia.
Vi chiediamo, almeno per rispetto delle troppe vittime della violenza
 maschile contro le donne, di ritirare le bustine dal mercato.
Cordiali saluti