Alcune donne di Firenze invitano a un incontro di riflessione silenziosa sulla vicenda di Lucia e Carmela Petrucci per oggi 23 ottobre ore 19, a Firenze, piazza SS. Annunziata, lato Innocenti.
Porteremo candele e lumini
Libere Tutte invita a firmare la petizione di DIRE (associazione
 nazionale centri antiviolenza) di cui come Artemisia Firenze fa 
parte,  e di farla girare. Il testo: 
L'associazione nazionale dei centri antiviolenza D.i.Re - Donne in Rete 
contro la violenza, denuncia la 105^ vittima di femicidio in Italia 
dall’inizio del 2012 e lancia un appello: Carmela, morta a diciassette 
anni per difendere la sorella dalla violenza dell’ex fidanzato, sia 
l'ultima vittima. La violenza sulle donne non è una emergenza ma è un 
fenomeno strutturale di una societa' che pone uomini e donne in una 
relazione di disparità. Lo denunciamo da anni e non è  più tollerabile 
che in un Paese che si definisce civile, le violenze sulle donne e i 
femicidi avvengano nell’indifferenza della società e della politica.
Ci appelliamo al Governo italiano, al Parlamento e alla società civile, affinché in tempi brevissimi sia ratificata nel nostro ordinamento, la Convenzione del Consiglio d'Europa firmata ad Istanbul, che vincola i Paesi aderenti ad azioni ed iniziative importanti di contrasto alla violenza sulle donne, sia finalmente attuato il Piano Nazionale Antiviolenza e si sostengano con finanziamenti adeguati, tutti i centri antiviolenza aderenti alla Rete Nazionale.
Le violenze sulle donne e i femicidi non sono un destino inscritto nelle vite delle donne, ma sono cronache di morti annunciate nel vuoto politico e nel silenzio di un Paese che sembra non avere più coscienza.
Ci appelliamo al Governo italiano, al Parlamento e alla società civile, affinché in tempi brevissimi sia ratificata nel nostro ordinamento, la Convenzione del Consiglio d'Europa firmata ad Istanbul, che vincola i Paesi aderenti ad azioni ed iniziative importanti di contrasto alla violenza sulle donne, sia finalmente attuato il Piano Nazionale Antiviolenza e si sostengano con finanziamenti adeguati, tutti i centri antiviolenza aderenti alla Rete Nazionale.
Le violenze sulle donne e i femicidi non sono un destino inscritto nelle vite delle donne, ma sono cronache di morti annunciate nel vuoto politico e nel silenzio di un Paese che sembra non avere più coscienza.
I primi firmatari dell’appello: Riccardo Iacona e Serena Dandini  

