venerdì 30 gennaio 2015

Lettera aperta alla Ministra Lorenzin

PILLOLA DEI CINQUE GIORNI DOPO - LETTERA APERTA ALLA MINISTRA LORENZIN 
Alcuni paesi europei inizieranno a febbraio con la commercializzazione libera di EllaOne mentre l'AIFA prende tempo.
Le organizzazioni dei medici e dei farmacisti cattolici hanno già proposto l'obiezione nel caso in cui l'Italia procedesse a dare applicazione alla decisione della Commissione europea.
Le chiediamo di intervenire affinché anche nel nostro paese sia garantita la possibilità di ottenere la pillola dei cinque giorni dopo senza l'obbligo della ricetta.
Chiediamo anche alla Ministra di diffondere laicamente l'informazione dei diritti in tema di contraccezione, compresa quella di emergenza, liberalizzandone la vendita.

LA LETTERA E' APERTA ALLE ADESIONI DI GRUPPI E ASSOCIAZIONI DA INVIARE A <>

Alla Ministra della salute Beatrice Lorenzin
Siamo associazioni e gruppi impegnati nella difesa dei diritti, dell'autodeterminazione delle persone e della laicità dello Stato. Nella fattispecie ci rivolgiamo a Lei per chiedere un Suo intervento perché venga sanata la difficile situazione creatasi dalla scarsa applicazione della legge 194 su tutto il territorio nazionale, a causa dell'aumento dell'obiezione di coscienza, spesso dettata da motivi più opportunistici che etici. Inoltre Le chiediamo di tenere in considerazione la posizione assunta dalla Commissione europea che il 12 gennaio ha autorizzato l'uso del contraccettivo di emergenza, EllaOne, pillola a base di ULIPRISTAL acetato, senza bisogno della ricetta medica. Pochi giorni prima, la Commissione per i Prodotti medicinali Umani aveva espresso il parere secondo il quale il farmaco in oggetto è "un contraccettivo di emergenza usato per prevenire gravidanze indesiderate, se assunto entro 120 ore - appunto cinque giorni - da un rapporto sessuale a rischio e agisce prevenendo o ritardando l'ovulazione". La natura del farmaco elimina la necessità della prescrizione del medico, rende l'accesso più celere e quindi più efficace.
L'Agenzia europea del Farmaco ha sottoposto al voto la sua proposta di autorizzazione alla distribuzione del farmaco senza ricetta, l'Italia ha votato contro. Cioè ha votato contro 11 milioni di donne fertili che nel nostro paese vorrebbero usufruire delle stesse opportunità di gran parte delle donne europee!
Il voto contrario dell'Italia fa ritenere che nel nostro Paese sarà difficile applicare la regola approvata in Europa. Ogni intervento, che in ambito sessuale renda più vivibile, libera e sicura la vita delle donne, in Italia viene bloccato o ritardato.
Alcuni paesi europei inizieranno a febbraio con la commercializzazione libera di EllaOne mentre l'AIFA prende tempo e c'è da aspettarsi che l'attesa sarà lunga, come ogni volta in cui i tecnici parlano di aspetti "eticamente rilevanti".
Le organizzazioni dei medici e dei farmacisti cattolici hanno già proposto l'obiezione nel caso in cui l'Italia procedesse a dare applicazione alla decisione della Commissione europea.
Le chiediamo di intervenire affinché anche nel nostro paese sia garantita la possibilità di ottenere la pillola dei cinque giorni dopo senza l'obbligo della ricetta.
Chiediamo anche alla Ministra di diffondere laicamente l'informazione dei diritti in tema di contraccezione, compresa quella di emergenza, liberalizzandone la vendita.
Firenze, 30 gennaio 2015
Libere Tutte – Firenze,
Prime adesioni:
Unite in rete – Firenze, IREOS, Intersexioni, Laboratorio per la laicità,
Coordinamento contro la violenza di genere e il sessismo, Coordinamento difesa 194, Antropologiche, Artemisia, Il Giardino dei ciliegi, Libreria delle donne, Diritti e Società Toscana, Per un'altra città-Laboratorio politico