martedì 29 giugno 2010

Libere Tutte aderisce alla Campagna Immagini Amiche

Libere Tutte ha aderito alla Campagna Immagini amiche promossa dall'Unione Donne in Italia.
L'iniziativa intende contrastare con un'azione politica puntuale, organizzata e condivisa le immagini lesive e gli stereotipi femminili in pubblicità e altrove.
Oltre a denunciare i singoli esempi negativi nell'ambito della comunicazione pubblicitaria, la campagna prevede anche la valorizzazione di pratiche positive: su queste basi nasce il Premio "Immagini Amiche" , che si rivolge agli operatori della comunicazione per incoraggiarli a contribuire ad un cambiamento creativo della cultura dominante.
Sul sito dell'Udi sono consultabili le iniziative finora intraprese dai numerosi soggetti che hanno aderito e le delibere dei Comuni italiani che hanno fatto propria la Risoluzione del Parlamento Europeo relativa all'impatto del marketing sulla parità tra donne e uomini.
Un'altra sezione è dedicata alle gallerie di immagini "amiche" e "nemiche" che vengono segnalate.
Il termine della campagna è previsto per il 25 novembre 2010 con la presentazione a Bruxelles di Quaderni Bianchi contenenti segnalazioni, iniziative e verifiche del rispetto degli impegni presi da parte di istituzioni e operatori del settore della comunicazione.

mercoledì 16 giugno 2010

Serata al Circolo Lavoratori di Porta al Prato



Martedì 15 giugno 2010 al Circolo dei Lavoratori di Porta al Prato, in via delle Porte Nuove 33 a Firenze il Gruppo Donne Arci e Libere Tutte hanno organizzato un altro incontro della serie:
“Donne e Uomini insieme contro il sessismo di Tv e media”
La serata è iniziata con la proiezione del documentario "Il corpo delle donne" di Zanardo, M.Chindemi e Cantù, ed è proseguita con gli interventi dei due invitati:
Irene Biemmi, ricercatrice all’Università di Firenze,autrice di “Sessi e sessismo nei testi scolastici” e “Genere e processi formativi”;
Paolo Sarti, medico, fondatore del progetto “Maschio per obbligo” contro la cultura della prevaricazione e gli stereotipi al maschile.
Luisa Petrucci di Libere Tutte ha presentato l'incontro e coordinato i numerosi interventi del pubblico che hanno reso possibile un vivo dibattito.
Accompagnava la serata la mostra “Un’Altra Donna”, fotografie di Laura Albano.

sabato 22 maggio 2010

Decido io! Anniversario della legge 194

LibereTutte, Laboratorio per la Laicità e Circolo ARCI Isolotto festeggiano l’anniversario della legge 194
sabato 22 Maggio 2010 dalle ore 15.30 alle 19.30
al Circolo ARCI Isolotto via Maccari 104 Firenze
DECIDO IO! 22 maggio 1978–2010
Legge 194, Legge 40, RU486
Discussione aperta con:
Monica Toraldo di Francia, Grazia Zuffa, Marisa Nicchi, Laura Scillone, Claudia Livi, Graziella Bertozzo, Mara Baronti, Zoe Vicentini, Maria Paola Costantini, Francesca Spalla

A seguire aperitivo e danze popolari dal mondo condotte da Manuela Giugni

Intervista all'avv. Maria Paola Costantini sulla sentenza 151/2009 della Corte Costituzionale

La Corte Costituzionale, con una sentenza da molti ritenuta storica, ha dichiarato incostituzionali alcuni aspetti della legge n. 40 del 2004 sulla Procreazione Medicalmente Assistita, in particolare la possibilità di utilizzare più di tre embrioni a seconda delle condizioni fisiche e dell’età della donna.
Cerchiamo di saperne di più con l’aiuto della dott.sa Maria Paola Costantini, uno degli avvocati protagonisti di questa vittoria, nonché esponente di spicco di Cittadinanzattiva in Toscana.
1) Avv. Costantini può spiegare in maniera più chiara il merito della sentenza della Corte Costituzionale e il suo valore?
R. Innanzitutto occorre chiarire che le sentenze della Corte Costituzionale hanno un valore generale e incidono sull’ordinamento giuridico in modo definitivo, costituendo riferimento per le sentenze dei giudici e per la normativa successiva. Con la sentenza sulla Legge 40 viene riscritta una norma ossia l’art. 14 nei commi 2 e 3 e ciò comporta che nessun atto, sia legislativo sia amministrativo può modificarne il significato. La nuova norma della Legge 40 è già completa in se stessa e non ha bisogno di ulteriori interpretazioni o chiarimenti perché stabilisce un principio a cui tutti i centri devono adeguarsi. Dall’analisi del comunicato contenente il dispositivo nonché dall’ordinanza del giudice Delle Vergini del Tribunale di Firenze (agosto 2008) emergono due questioni rilevanti: il diritto della donna e della coppia nonché il dovere del medico di modulare le tecniche di fecondazione assistita alla luce della condizione sanitaria e di infertilità della coppia; la possibilità di crioconservare gli embrioni ogni qualvolta ci sia un pregiudizio relativo alla salute della donna. Questo si concretizza nel fatto di non avere più un protocollo rigido da rispettare (creazione di tre embrioni e unico e contemporaneo impianto) ma di poter valutare la situazione caso per caso e secondo le evidenze scientifiche: ad esempio produrre più embrioni e trasferire nell’utero materno quelli compatibili con la vita o quelli sani (se si tratta di una coppia portatrice di malattie genetiche gravi); trasferire il numero sostenibile e necessario per la donna (uno o al massimo due se la donna è giovane e cioè sopra i 35 anni o al contrario 3 o 4 se è più anziana); crioconservare gli altri embrioni per un successivo inserimento. E’ importante quest’ultima possibilità perché vuol dire non ripetere tutto il trattamento ormonale e di pick up (il prelievo degli ovociti da fecondare). In sintesi, si inquadra finalmente la problematica della fecondazione assistita nell’ambito sanitario con tutti i doveri e le responsabilità conseguenti a carico dei sanitari e con i diritti riconosciuti dalla Costituzione e dalle Leggi ordinarie. Uno per tutti il diritto alla salute sancito dall’art. 32 della Costituzione...

La Sentenza n. 151/2009 della Corte Costituzionale e i suoi effetti: approfondimenti

Un approfondimento sui contenuti della sentenza n.151/2009 della Corte Costituzionale e i suoi effetti sulla Legge 19 febbraio 2004, n.40 (Norme in materia di procreazione medicalmente assistita)
a cura di Graziella Rumer Mori per Libere Tutte

La sentenza n.151, pronunziata dalla Corte Costituzionale il 1° aprile 2009, mitiga la rigidità di impostazione della Legge 40/04 e ne rende in parte più umano il contenuto aprendo la via ad una maggior tutela della salute della donna ed al rispetto della sua dignità che la legge medesima, nel suo originario impianto, aveva grandemente trascurato.
Per meglio comprendere l’importanza di questa pronuncia che ha dato ragione della effettiva incostituzionalità di alcuni aspetti della legge, da molte parti segnalati fin dalla sua emanazione, è opportuno fare riferimento alle situazioni di fatto dalle quali ha tratto origine il procedimento, oltre che allo specifico oggetto dello stesso, alle motivazioni della decisione ed all’effettiva portata della decisione....

leggi tutto

Nuove norme in materia di procreazione medicalmente assistita

Cosa c’è di nuovo nella Legge 40/2004 ?
Molto per la salute della donna a seguito di una importante sentenza pronunciata circa un anno fa dalla Corte Costituzionale.
Prima di tale sentenza la Legge 40 stabiliva il limite per la creazione degli embrioni che non potevano essere in numero superiore a tre e l’obbligo di usare tutti gli embrioni creati in un unico e contemporaneo impianto. Il tutto con il rischio, in caso di successo, di dare luogo a gravidanze plurime e la necessità, in caso di insuccesso, di dover ripetere ogni volta la stimolazione ovarica ed il conseguente prelievo chirurgico degli ovuli da fecondare. Due pratiche invasive e pericolose sia per la massiccia assunzione di ormoni, necessaria per produrre più ovuli, sia per l’intervento di prelievo degli stessi, da farsi sotto anestesia.
Grazie all’iniziativa di due coraggiose coppie che, assumendosi il peso di un complesso giudizio civile, si sono rivolte al Tribunale di Firenze per risolvere le difficoltà che la Legge 40 creava con i suoi obblighi ed i suoi limiti, ostacolando, anziché agevolare il loro intento di realizzare la procreazione assistita, essendo portatrici di gravi patologie.
E’ stato proprio nel giudizio davanti al Tribunale di Firenze che è stata posta la questione di incostituzionalità poi esaminata dalla Corte Costituzionale con esito tanto positivo.
La Corte ha esaminato due punti della Legge 40 nel primo dei quali (Art.14 n.2) veniva stabilito il limite dei tre embrioni da creare e da “impiantare” in una sola volta. La Corte, con il suo intervento, ha cancellato sia il divieto di creare più di tre embrioni, sia l’obbligo di usarli tutti e tre contemporaneamente. Ciò significa che ora il numero degli embrioni da creare è quello che il medico ritiene necessario in relazione all’età ed alle condizioni personali della donna. Il progredire dell’età diminuisce infatti la possibilità di buon esito dell’impianto e quindi occorre un maggior numero di embrioni per ripetere i tentativi con minor danno della salute della donna. Altrettanto accade in caso di patologie che si possono trasmettere geneticamente per le quali è necessario disporre di un maggior numero di embrioni fra cui poter scegliere quelli che risulteranno sani una volta eseguite le opportune indagini.
Nel secondo punto esaminato dalla Corte (Art.14 n.3 ) venivano dettate le regole secondo le quali, quando non era possibile, per cause gravi e documentate, procedere all’impianto degli embrioni creati, era consentito di provvedere alla conservazione degli stessi “fino alla data del trasferimento in utero, da realizzare appena possibile”. Tali regole sono state cancellate dalla Corte poiché non prevedono che il trasferimento degli embrioni “debba essere effettuato senza pregiudizio per la salute della donna”.
Si tratta di un riconoscimento di grande contenuto e di straordinaria importanza, dal momento che riporta la salute della donna al centro dell’applicazione di una legge che, nel suo impianto originario, non ne aveva tenuto alcun conto. Riconoscimento che restituisce alla donna la dignità delle sue scelte.

venerdì 9 aprile 2010

Donne e uomini contro il sessismo


Giovedì 8 aprile all'Ex Fila di Firenze si è svolto il quinto incontro del ciclo Donne e uomini insieme contro il sessismo di Tv e media organizzato da Libere Tutte e Arci.
E' stata ospite Lorella Zanardo, autrice con Marco Malfi Chindemi e Cesare Cantù del documentario Il corpo delle donne.

mercoledì 3 marzo 2010

Manifestazione sabato 6 marzo



Libere Tutte organizza per il 6 marzo a Firenze una manifestazione per l'autodeterminazione delle donne, per la laicità dello Stato, contro ogni fondamentalismo e contro ogni forma di violenza contro le donne.
Ritrovo ore 15.00 in Largo Annigoni lato mercato di S. Ambrogio
(per leggere il testo del volantino cliccare sull'immagine)

domenica 14 febbraio 2010

Incontri su sessismo e media

L I B E R E T U T T E ! !

Donne e Uomini insieme
contro il sessismo di tv e media

Ciclo di incontri organizzato da Libere Tutte Firenze e Arci

Esistono ancora le donne? Le donne vere, con i loro volti le loro storie, i loro desideri e le loro passioni? A guardare la televisione italiana si direbbe di no: sono sparite, rimosse, cancellate. Al loro posto tanti manichini, spesso muti, belli quanto finti. Corpi siliconati, volti sfigurati pur di non mostrare i segni del tempo. E gli uomini? Spesso sono miseramente ridotti allo stereotipo del maschio cacciatore. Il documentario “Il Corpo delle Donne” evidenzia drammaticamente come questo sia l’unico modello proposto dalla televisione - cosa ancora più inaccettabile quando si tratta di tv pubblica. E gli altri media, come ci raccontano? Come uscire, donne e uomini, da queste gabbie? Discutiamone insieme!


Proiezione di “Il Corpo delle Donne” di Lorella Zanardo, Marco Malfi Chindemi e Cesare Cantù (2009, durata 25 min)


Venerdì 5 febbraio 2010 ore 21

Casa del Popolo dell’Isolotto, via Maccari 104 - Firenze

Interviene Iaia Caputo, scrittrice


Giovedì 18 febbraio 2010 ore 21

Casa del Popolo di Quinto Alto, via Venni 6, Sesto Fiorentino (Fi)


Venerdì 26 febbraio 2010 ore 21

Casa del Popolo Mercatale, via Sonnino 44

San Casciano Val di Pesa (Fi)

Interviene Barbara Spinelli - Giuristi Democratici


Venerdì 12 marzo 2010 Ore 21

Casa del Popolo di Fiesole, Via G.Matteotti 27/29, Fiesole (Fi)

Interviene Emanuela Mascherini, attrice


Giovedì 8 aprile 2010 ore 21

EX-FILA, via Leto Casini 11 (dietro Esselunga Gignoro), Firenze

Interviene Lorella Zanardo, co-autrice del documentario

In mostra “Un’Altra Donna”, fotografie di Laura Albano


Alle serate intervengono esponenti di Libere Tutte, dell'ARCI e delle Case del popolo.


Libere Tutte promuove sullo stesso tema altre iniziative in collaborazione con:

ARCI LESBICA - Via dei Serragli, 3 - 12 febbraio ore 20,30.

Sezione COOP di PONTE A GREVE - Viuzzo delle Case Nuove -
8 marzo
ore 16,30.

Commissione cultura CONSIGLIO DI QUARTIERE 5 e BIBLIOTECA BUONARROTI -

Villa Pozzolini - V.le Guidoni, 188 - 12 marzo - ore 17.

Sezione soci COOP di RIFREDI - Nord ovest - via Vittorio Emanuele - 19 marzo ore 17,30

sabato 6 febbraio 2010

Prossima riunione

La prossima riunione di Libere Tutte sarà mercoledì 10 febbraio alle ore 17.30, come sempre presso il Giardino dei Ciliegi, via dell'Agnolo 5 Firenze.

lunedì 1 febbraio 2010

Chi siamo

Siamo una rete costituita da gruppi ed associazioni di donne e donne singole, di diversa età.
Riflettiamo sul nostro ruolo nella società contemporanea italiana e non solo e ci impegniamo affinché siano riconosciuti i nostri desideri, i nostri bisogni ed i nostri diritti, a partire da quello dell’autodeterminazione. È per questo che ci battiamo contro ogni fondamentalismo, ed è per questo che siamo per una società laica, libera da ogni oppressione e rispettosa dei diritti di tutte le persone dalla nascita alla morte, come è affermato nella Costituzione Italiana, nella Dichiarazione universale dei diritti umani e nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
In questi anni stiamo portando avanti tante lotte, in primo luogo quella contro il “Femminicidio”, fenomeno mondiale spesso ignorato e di enormi dimensioni (nella sola Italia, lo scorso anno, sono state uccise 139 donne da mariti, amanti, fidanzati).
Consideriamo la violenza domestica in particolare, in tutte le sue forme, un esercizio di potere, una gravissima violazione dei diritti umani ed una discriminazione sociale.
Nel 2004 abbiamo sostenuto la campagna per il Referendum a difesa della possibilità di usufruire della procreazione assistita, Nel 2006, all’atto della sua emanazione, ci siamo occupate della Legge 54 sull’affido condiviso dei figli in occasione della separazione della coppia.
Oggi siamo impegnate per la difesa, ancora e di nuovo, della Legge 194, e per la possibilità di utilizzare la RU 486 o pillola abortiva
Siamo con i movimenti di liberazione delle donne in tutto il mondo, come l’Associazione RAWA dell’Afghanistan.
Siamo per la presenza paritaria di donne e uomini nelle Istituzioni e per una presenza paritaria ed autorevole nei luoghi dove si prendono le decisioni, per questo abbiamo partecipato alla campagna promossa dall’UDI “50 e 50 ovunque si decide”, ed alla raccolta di firme per la proposta di Legge di iniziativa popolare “Norme di democrazia paritaria per le assemblee elettive”. Ed è per questo che ci battiamo anche contro gli stereotipi di genere e contro l’uso e l’abuso dell’immagine della donna nei media e nella pubblicità.
Siamo per l’uguaglianza delle donne in ogni luogo, a cominciare dal posto di lavoro: ancora oggi il trattamento economico è differenziato e le donne sono più disoccupate e precarie degli uomini.
Siamo per una società migliore in cui sia riconosciuta l’uguaglianza dei diritti nel rispetto delle diversità.
È fondamentale che il movimento cresca, abbiamo bisogno del sostegno e dell’apporto di tutte, ed è per questo che ti invitiamo ad unirti a noi.

Ci riuniamo due volte al mese presso il Giardino dei Ciliegi, Centro Ideazione Donna, via dell’Agnolo 5, a Firenze.

mercoledì 25 novembre 2009

volantino in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne


NO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE!
LA VIOLENZA HA MOLTE FACCE

La violenza sulle donne, così come definita nella Dichiarazione per l'Eliminazione della Violenza sulle Donne emanata dalle Nazioni Unite nel 1993, è "qualunque atto di violenza sessista che produca, o possa produrre, danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche, ivi compresa la
minaccia di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che nella vita privata".
La prima causa di morte e di invalidità permanente per le donne europee tra i 16 e i 44 anni è la violenza dei mariti, dei fidanzati, dei compagni, dei padri.

E' dentro casa che avviene il 90% di stupri, maltrattamenti, violenze fisiche e psicologiche degli uomini sulle donne.

Ogni 4 minuti in Italia , ogni 90 secondi negli Stati Uniti una donna viene stuprata.

Il femminicidio per ‘amore’ di padri, fidanzati o ex mariti è una vergogna senza fine che continua a passare come devianza di singoli.

Stiamo assistendo impotenti ad un grave arretramento culturale, rafforzato da una mercificazione senza precedenti del corpo delle donne.

La violenza sulle donne è accettata storicamente e socialmente. Viene inflitta senza differenza di età, colore della pelle o status.

Senza una battaglia culturale che sconfigga una volta per tutte patriarcato e maschilismo, non sarà possibile attivare un nuovo patto di convivenza tra uomini e donne che tanto gioverebbe alla parola civiltà.

E’ VIOLENZA IL MANCATO ACCESSO DELLE DONNE E DELLE BAMBINE ALLE CURE SANITARIE, ALL’ISTRUZIONE,ALL’OCCUPAZIONE LAVORATIVA, ALL'INFORMAZIONE, AI SERVIZI ED ALLE RISORSE !
E’ VIOLENZA LA NEGAZIONE DELL’IDENTITÀ FEMMINILE DA PARTE DEL CONTESTO SOCIALE DI RIFERIMENTO !
PARTECIPIAMO NUMEROSE ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA MASCHILE SULLE DONNE
sabato 28 novembre a Roma
ore 14 da P.zza della Repubblica a p.zza S.Giovanni

venerdì 17 aprile 2009

18 aprile - manifestazione antirazzista ore 15.30

Abbiamo partecipato come “Libere tutte” all'organizzazione della giornata antirazzista, contro il cosiddetto “pacchetto sicurezza” che si terrà il 18 aprile in P.zza Indipendenza dalle 15,30 alle 19,30.
Vi abbiamo portato il nostro contributo di femministe, sottolineando come ancora una volta il Governo usi il corpo delle donne, adducendo in modo pretestuoso gli episodi di violenza di strada sulle donne per far passare misure restrittive e per giustificare scelte autoritarie e illiberali. Eppure sappiamo bene che il 90% degli stupri avviene tra le mura domestiche!

Il 4 febbraio scorso il Senato ha varato il cosiddetto Pacchetto Sicurezza (ddl 733), che contiene, tra l'altro, una modifica all'articolo 35 del Testo Unico sull'Immigrazione (Dlgs 286-1998) che elimina la garanzia, per gli irregolari che vanno a curarsi, di non essere segnalati da parte dei sanitari. Un vergognoso provvedimento che impedisce di fatto alle cittadine e ai cittadini stranieri, non in regola con il permesso di soggiorno, di accedere alle prestazioni sanitarie.

Ancora una volta le donne sono le più colpite perché hanno bisogno di tali strutture non solo quando sono malate ma anche in caso di maternità o di interruzione della gravidanza.
Repressione e controllo giungono sin dentro le corsie degli ospedali, dove dovrebbero essere garantiti diritti universali come quello alla salute e alle cure!!

Quante saranno le donne che, pur di evitare l’espulsione o di vedersi portare via i i figli non ricorreranno più alle strutture sanitarie per partorire. Quante donne ricorreranno di nuovo all'aborto clandestino mettendo così a rischio la propria vita?

Partecipiamo numerose alla manifestazione!

venerdì 10 aprile 2009

giovedì 16 aprile - incontro con Mariella Gramaglia

Al Giardino dei Ciliegi
Giovedì 16 aprile
2009 ore 18,00
Via dell’Agnolo 5 – Firenze
Incontro con Mariella Gramaglia
“Indiana. Nel cuore della democrazia più complicata del mondo”
(Donzelli, 2008)
Introduce Anna Picciolini

… mille incontri, mille sforzi, mille sguardi diversi…Lascio che le indiane e gli indiani mi cambino e mi facciano apprendere … Le mie amiche di Sewa…a me viene naturale pensarle come sorelle maggiori…

giovedì 2 aprile 2009

8 aprile - presentazione libro

Mercoledì 8 ore 17 - Giardino dei Ciliegi
Cecilia D’Elia presenta il suo libro: “L’aborto e la responsabilità. Le donne, la legge, il contrattacco maschile” (Ediesse 2008).
Introduce Grazia Zuffa. Coordinano Mara Baronti e Anna Picciolini.


La legge 194 ha compiuto trent’anni. Dalla sua approvazione la questione dell’aborto non ha mai smesso di essere un nervo scoperto del dibattito pubblico italiano, pronto a farsi sentire a ogni delicato passaggio della vita politica e culturale del nostro paese. A partire da una rilettura dei testi femministi e del dibattito politico e istituzionale dell’epoca, questo libro ricostruisce il processo di elaborazione del principio di autodeterminazione da parte delle donne e le vicende che portarono nel 1978 all’approvazione della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza. Sin da allora la questione dell’aborto rese evidente lo scarto tra la nuova coscienza della donne e le norme che avrebbero dovuto riconoscerla. L’autrice riparte da questo scarto e dalla diversità di piani tra le riflessioni del movimento femminista e il dibattito tra le forze politiche per offrire una rilettura di trent’anni di conflitti che hanno al centro il riconoscimento della soggettività femminile, della sua libertà e responsabilità.

Cecilia D'Elia, laureata in filosofia, femminista, fa parte del Consiglio scientifico del Crs. Impegnata da qualche anno nel governo locale, è stata prima presidente della Commissione delle elette della Provincia e poi assessore alle Pari opportunità del Comune di Roma. Attualmente è vicepresidente e assessore alla Cultura della Provincia di Roma.